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Formazione

La Playlist delle Softskill del 2022

Non so come sia andato il vostro 2021. A fine anno si fanno sempre i bilanci. A me più che i numeri, piace condividere quello che ho imparato. Anche perchè ho lavorato a lungo sul tema e ho deciso di tornare sui banchi di scuola ;-)..ma ne riparleremo.

Come dicevo, ho scelto 5 parole rappresentative del percorso fatto nella rubrica #ContinuousInnovation e tre #softskill del futuro che derivano da quell’ambito.

Spesso nei curricula, questo tipo di competenze, sono come lo zucchero a velo sul pandoro: una spolverata a caso, che il giorno dopo, se non è igroscopico, si scioglie con l’umidità o fuor di metafora, con la pressione lavorativa. Eppure sono il vero valore differenziante, non tanto nel cv, ma nell’arena professionale. Si perchè, ammettiamolo, è un’arena.

Ad ogni parola, ho associato una canzone, per costruire una playlist per il 2022. 🎧
  

…il resto nell’articolo a seguire per la Playlist delle Softskill del 2022. 👇🏻

Ho scelto 5 parole rappresentative del percorso fatto nella rubrica Continuous Innovation di Rinascita digitale e tre soft skill del futuro che derivano da quell’ambito.

Spesso nei curricula, questo tipo di competenze sono come lo zucchero a velo sul pandoro: una spolverata a caso, che il giorno dopo, se non è igroscopico, si scioglie con l’umidità o fuor di metafora, della pressione lavorativa. Eppure sono il vero valore differenziante, non tanto nel cv, ma nell’arena professionale. Si perchè è un’arena. Diciamolo.

 Ad ogni parola ho associato una canzone, per costruire una playlist del 2022

  1. Identità – Come as you are (Nirvana)   

Soft Skill: Self Awareness, Sense Making, Job Crafting.

 Una canzone che parla dell’alienazione, della paura e soprattutto del karma di cui puoi essere vittima se non sei vero. Una sorta di monito a quello che ti può succede nella mistificazione della tua identità. Tutto corretto, ma l’identità passa dalla presa di coscienza di chi siamo, dalla consapevolezza dei limiti e dalla capacità di miglioraci….ovvero dalla nostra self awareness. Altrimenti se sei vero, mai sei un incapace. Sei un vero incapace. Sostituite qui l’aggettivo a vostro piacimento. (Amen)   

2.  Strategia – One vision (Queen)

Soft Skill:  Collaborative Approach, Strategy Decision Making, Smart Planning.

La strategia non è mai del singolo. Anche quando sei Freddie Mercury, il tuo gruppo sono i Queen e ti sei ispirato al discorso di Martin Luther King “I have a Dream”. L’approccio collaborativo è la chiave per ideare le strategie migliori. Nel brano in questione Brian May ideò il riff di chitarra della canzone, Freddie Mercury la melodia vocale e il resto della band contribuì nel testo e nell’arrangiamento. Poco importa che rimanga uno dei brani meno capiti del gruppo, la sua dimensione partecipata cimentò la band e la sua identità. (Chapeau)

3. Innovazione – You can’t always get what you want (Rolling Stone)

Soft Skill:  Explorer Mindset, Change Agility, Growth Mindset.

La leggenda narra che la canzone sia nata da una battuta fulminante di un barman alla richiesta insolita e inesaudibile di “cherry soda” da parte di Mick Jagger. In realtà la canzone affronta tre temi chiave nel party infinito che sono stati gli anni Sessanta: l’amore attraverso la libertà sessuale, la politica e la droga. La riflessione finale è lapalissiana: non possiamo avere sempre quello che vogliamo. Meglio cercare di avere quello di cui abbiamo bisogno. L’innovazione è anche questo. Non chiederci cosa vogliamo, ma quello di cui abbiamo veramente bisogno. Un cambio di mindset per avere modelli produttivi rigenerativi, IoT per progettare città sostenibili e intelligenza artificiale al servizio dell’uomo, combattendone i suoi bias. (Break a leg, Sir).

 4. Emozioni – Cold, cold man (Saint Motel)

Soft Skill: Emotion Management, Cognitive Diversity, Inspiring Leadership.

Abbiamo pensato che le emozioni fossero scevre dal nostro processo cognitivo. Poi è arrivato Anthony Damasio e ci ha spiegato che il cartesiano Cogito Ergo sum era una fake news.  Questo cambia tutto e mette in discussione i modelli di leadership tradizionale come quella autoritaria e patriarcale, che si stanno sgretolando.  Ma anche la situazionale non se la cava sempre bene. Chi non sta al passo? Perderà i vantaggi competitivi, perché la partita si gioca soprattutto sul capitale umano. Non più sulle risorse umane. Che poi non si chiamano più così ma People. (Rebranding).

 5. Spazio – From Gagarin’s point of view (Esbjörn Svensson Trio)

Soft Skill: Striving for excellent, Forethought, Efficiency.

Qualche anno fa lo spazio era dimenticato. Una dimensione siderale e silenziosa abbandonata apparentemente dagli stessi studiosi. Eppure Ron Haward nel film Apollo 13 ci aveva raccontato che la partita dello spazio è molto più terrena di quello che noi pensiamo. E si scontrava con cinque filtri per la CO2 che da quadrati dovevano diventare tondi. Insomma la soft skill della creatività. In realtà per andare nello spazio, così come per andare nel futuro, ci servono anche altre competenze come “striving for excellent” ovvero usare il nostro talento e le nostre abilità per fare sempre qualcosa in più.  Che non significa essere perfetti (striving for perfection) ma allenarci ad andare oltre i nostri limiti. E se non lo facciamo? Huston, we have a problem.

Qui per ascoltare la Playlist delle Softskill del 2022:

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Innovazione Rinascita Digitale

Alice Morrone: intervista

Per la rubrica INNOVAZIONE COME MINDSET di Rinascita Digitale

Alice Morrone Stefano Saladino Micòl D'Andrea
Chief Innovation Officer di Leroy Merlin, autrice del libro #UXWriter e Founder dei Digital MasterMinds, Alice Morrone ha l’innovazione del DNA.

Alice Morrone, quando l’ho chiamata per chiederle l’intervista mi ha detto “Scusami, se senti rumore, è il nuovo robottino che ho preso su Kickstarter”. 🤦🏻‍♀️

Per la terza puntata dell’Innovazione come Mindset con Stefano Saladino, abbiamo ospitato Alice Morrone, Chief Innovation Officer in Leroy Merlin, autrice del libro #UXWriter e Founder dei Digital MasterMinds, una community a numero chiuso per responsabili di eCommerce, nata da una sua esigenza diventata più che una community nel giro di un paio di anni. Insomma una di quelle persone che possiamo definire multipotenziali, ovvero con talenti ed interessi apparentemente diversi diversi, ma che riescono a portarli avanti nella professione. Su questo tema c’è il libro di Emilie Wapnik, e il suo Ted Talk correlato, che ha fatto scuola, sollevando moltissime persone che pensano di essere “diversi” questo. Tra l’altro, se il tema vi interessa c’è il blog della stessa Wapnik con relativa newsletter ricco di approfondimenti e suggerimenti, nonchè una community di multipotenziali.

Con Alice siamo passati da temi come la funzione dell’innovation manager con il suo ruolo di inoculare il #virus dell’innovazione a tutta l’azienda fino a come portare il cambiamento attraverso la temibile chat di WhatsApp dei genitori dell’asilo.

Credo che l’innovatore non sia né un early adopter, né un geek. Per me è una persona con una forte propensione al rischio. Nel senso che è una persona che ha davvero la capacità, la volontà e il desiderio di buttarsi nelle cose. Estremizzata è molto simile, al giocatore d’azzardo, che conosce il tempo giusto per alzarsi dal tavolo e il rischio di non essere capito.

L’intervista integrale è qui. e, se volete seguirci, potete vedere la playlist delle intervista sul canale YouTube di Rinascita Digitale.

ps. Siamo sempre molto seri. Qui poco prima di sapere che Marc Benioff, CEO di Salesforce ha acquisito Slack.