Non da soli, ma con gli altri.
This is a blue planet, but it is a green world
(Karl J. Niklas)
Giornata Mondiale della Terra, 22 aprile 2021. Sostenibilità nel food.
Quest’anno è l’anno di Dante. Sono passati 700 anni dalla sua morte.
La Divina Commedia rimane la sua opera più famosa.
Cosa c’entra questo con l’innovazione e la sostenibilità? Ti chiedo qualche secondo.
Ho sempre pensato che delle mille cose che insegna quel capolavoro, ce ne sia una sottovalutata. Ma che ho portato con me nella vita adulta.
Se vuoi conoscere una cosa, l’unica possibilità è affrontarla a viso aperto.
Ma non farlo da solo. Cerca un Virgilio. Cerca una guida. Cerca una persona saggia, sapiente e capace di affiancarti nella scoperta. Insieme il viaggio farà meno paura.
Perché la conoscenza significa svelare anche scomode verità. Inferni roventi.
Perché la conoscenza significa viaggiare nelle paludi del possibile. Purgatori mediocri.
Perché la conoscenza significa scoprire il meglio dell’umanità, quel lato che la rende più simile a quello che non è. Non è un paradosso dell’identità?
Una data importante questa 51esima Giornata Mondiale della Terra in vista degli obiettivi sostenibili dell’Agenda 2030.
E così per una data importante come la 51esima Giornata della Terra abbiamo deciso di farci affiancare da chi la sostenibilità la conosce, o meglio la “agisce”, ogni giorno sul territorio e per il territorio. Chiedendo di raccontarci i loro “gironi”. Le battaglie che ogni giorno affrontano. Sapendo che esiste un rischio.
La situazione può cambiare al punto tale che non sarà più possibile tornare indietro. Come se Dante non riuscisse a “riveder le stelle” ma ripiombasse nelle Malebolge.
Lì dove la temperatura è insostenibile. Lì dove la pece ribolle. Vi ricorda qualcosa?
Questo viaggio nella sostenibilità l’abbiamo fatto con Rinascita Digitale scegliendo alcuni temi dell’agenda mondiale di questa Giornata Mondiale della Terra con The Map Report che ci ha affiancato per questo evento come la responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, lo sviluppo di una green economy e un sistema educativo ispirato alle tematiche ambientali.
Gli ospiti della nostra tavola rotonda sulla sostenibilità nel settore food.
E abbiamo scelto di partire da una prospettiva comune come quella del cibo che ci coinvolge ogni giorno. Perché come ha detto Elena Cadel, Ricercatrice, BCFN Foundation, il cibo è uno strumento di cittadinanza attiva. Quello che noi pensiamo come atto individuale è un atto sociale.
Non a caso Claudia Laricchia, Direttore relazioni istituzionali, Future Food Institute ha parlato de “L’innovazione è un atto collettivo”. E poi grazie al contributo di Eugenio Sapora, Country Manager Italia, Too Good to Go applicazione per evitare lo spreco alimentare, abbiamo sottolineato che “L’innovazione è fare”.
E poi? Poi abbiamo concluso come abbiamo iniziato. Con le api. Una collettività che agisce nel proprio mondo ma a servizio anche del nostro mondo, come abbiamo appreso dai contributi di Giuseppe Manno, Fondatore di Apicoltura urbana società e di Massimiliano Montefusco, General Manager di RDS.
E noi? Noi che siamo una comunità del fare in quanto iDoers?
Possiamo fare, nel nostro piccolo. Dal nostro divano non solo oggi che è la Giornata Mondiale della Terra ma ogni giorno. Come ci indica la guida delle Nazioni Unite “The Lazy person’s guide to save the world”, un elenco di cose super facili che ogni persona, anche la più pigra, può adottare nella propria routine per fare la differenza e contribuire all’implementazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile presenti all’interno dell’Agenda 2030.
Perché se l’innovazione è fare, la prima cosa da fare è cambiare il nostro “mindset”. Non da soli, ma con gli altri.