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Innovazione Rinascita Digitale

Talks About sull’innovazione

Un intervento a Talks About con Stefano Saladino e Martina Cogliati come “narratrice dell’innovazione” per il progetto di Rinascita Digitale. Racconto il viaggio e cosa mi hanno lasciato gli incontri con queste menti creative, intuitive e generatrici di innovazione. Perchè quando sono partita di una cosa ero certa: il binomio-innovazione tecnologia va assolutamente scardinato.

Perchè l’innovazione è uno stato della mente. “Innovation is a state of Mind”

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Innovazione Rinascita Digitale

Fight for Your Digital Rights

“𝘾𝙧𝙚𝙙𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙞𝙣 𝙪𝙣𝙖 𝙩𝙧𝙖𝙣𝙨𝙞𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞𝙜𝙞𝙩𝙖𝙡𝙚 𝙖𝙣𝙩𝙧𝙤𝙥𝙤𝙘𝙚𝙣𝙩𝙧𝙞𝙘𝙖. 𝙎𝙞 𝙩𝙧𝙖𝙩𝙩𝙖 𝙙𝙞 𝙘𝙝𝙞 𝙫𝙤𝙜𝙡𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙚, 𝙞𝙣 𝙦𝙪𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙚𝙪𝙧𝙤𝙥𝙚𝙞. 𝙋𝙚𝙧 𝙘𝙤𝙜𝙡𝙞𝙚𝙧𝙣𝙚 𝙡’𝙚𝙨𝙨𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙛𝙤𝙧𝙢𝙪𝙡𝙚𝙧𝙚𝙢𝙤 𝙪𝙣𝙖 𝙨𝙚𝙧𝙞𝙚 𝙙𝙞 𝙥𝙧𝙞𝙣𝙘𝙞𝙥𝙞 𝙙𝙞𝙜𝙞𝙩𝙖𝙡𝙞. 𝙏𝙧𝙖 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙞, 𝙡’𝙖𝙘𝙘𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙖
𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙣𝙚𝙩 𝙥𝙚𝙧 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙞; 𝙪𝙣𝙤 𝙨𝙥𝙖𝙯𝙞𝙤 𝙤𝙣𝙡𝙞𝙣𝙚 𝙨𝙞𝙘𝙪𝙧𝙤; 𝙞𝙡 𝙙𝙞𝙧𝙞𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙖𝙘𝙦𝙪𝙞𝙨𝙞𝙧𝙚 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙚𝙩𝙚𝙣𝙯𝙚 𝙙𝙞𝙜𝙞𝙩𝙖𝙡𝙞; 𝙖𝙡𝙜𝙤𝙧𝙞𝙩𝙢𝙞 𝙧𝙞𝙨𝙥𝙚𝙩𝙩𝙤𝙨𝙞 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙥𝙚𝙧𝙨𝙤𝙣𝙚; 𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙤𝙩𝙚𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙞 𝙢𝙞𝙣𝙤𝙧𝙞 𝙤𝙣𝙡𝙞𝙣𝙚.”


𝙋𝙧𝙚𝙨𝙞𝙙𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙐𝙧𝙨𝙪𝙡𝙖 𝙫𝙤𝙣 𝙙𝙚𝙧 𝙇𝙚𝙮𝙚𝙣, 𝙂𝙪𝙞𝙙𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙡 𝙙𝙚𝙘𝙚𝙣𝙣𝙞𝙤 𝙙𝙞𝙜𝙞𝙩𝙖𝙡𝙚.

Nel giugno del 2021, la Presidente von der Leyer aveva solo anticipato quello che a fine gennaio è diventata una proposta della Commissione al Parlamento Europeo di approvazione della 𝗗𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲𝘂𝗿𝗼𝗽𝗲𝗮 𝘀𝘂𝗶 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶 𝗲 𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗱𝗲𝗰𝗲𝗻𝗻𝗶𝗼 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲.

Per leggerla e scaricarla vedi qui Digital Rights Diritti Digitali

Anche solo scorrendo velocemente i titoli dei capitoli che l’articolano, si capisce l’importanza della sua approvazione in tempi rapidi, seguita da una applicazione che permetta di tutelare il cittadino europeo nella sua nuova vita #onlife come direbbe il Professor Luciano Floridi.

Vediamo in sintesi seguendo i capitoli in cui è articolata la dichiarazione dei Digital Rights (Diritti Digitali)

✅  Mettere le persone al centro della trasformazione digitale.
✅  Solidarietà ed inclusione (tra cui il diritto alla connettività e alla formazione sulle competenze digitali).
✅   Libertà di scelta, per un ambiente equo online e un’interazione consapevole con l’Ai.
✅  La partecipazione allo spazio pubblico digitale per evitare disparità tra i cittadini.
✅   Il diritto alla sicurezza per un controllo dei dati e la tutela dei più giovani ovvero cyber safety, concetto differente rispetto alla più conosciuta security.
✅   La sostenibilità del digitale, favorendo soggetti a ridotto impatto sociale e ambientale.

Ne abbiamo parlato su Rinascita Digitale  con Pietro Jarre, co fondatore di Sloweb ed esperto di memoria digitale e di sostenibilità in senso ampio, non solo ambientale.

Perchè la consapevolezza di avere dei diritti è il primo passo per esercitarli.

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Innovazione Rinascita Digitale

Business Awareness

Che cos’è la Business Awareness?

Tasha Eurich, psicologa delle organizzazioni, ricercatrice, coach e autrice best seller del New York Times la definisce la #superpower del 21° secolo.

Stiamo parlando della auto consapevolezza, dove il 95% delle persone pensa di essere consapevole di sé, ma solo il 10% lo è effettivamente. Un bel problema considerando che la #selfawareness ci permette di avviare processi trasformativi, di crescita personale e professionale.

Allora ci siamo posti un domanda per la nuova puntata di #InnovationJourney di Rinascita Digitale. E le organizzazione quanto sono consapevoli?

Con Marcella Loporchio  ne abbiamo parlato con Claudio Toni  appunto di business awareness e di come questo tema si allarghi al modo in cui interpretiamo le persone in azienda in ottica sistemica e soprattutto previsionale del futuro.

Come ha detto Marcella “È importante sottolineare che se si parla di innovazione non si deve necessariamente pensare alla tecnologia, ma si deve far riferimento alla consapevolezza del valore a 360° che ognuno di noi ha e che può apportare nel contesto in cui opera.

Dobbiamo puntare al cambiamento permettendoci dei momenti di stop e riflessione. Altrimenti rischiamo, inevitabilmente, di non creare valore aggiunto semplificando eccessivamente la complessità che ci circonda.

Invece l’ambiente intorno a noi, gli altri e le relazioni che instauriamo influenzano i nostri approcci al lavoro.

Quindi se fino ad oggi abbiamo parlato di Awareness unicamente in concomitanza delle parole brand immagine, ora facciamo un salto in avanti e iniziamo a parlare di Business Awareness come consapevolezza delle attività strategiche a tutto tondo.

“𝗜𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼, 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻𝗼 𝗲̀ 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼, 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗲̀ 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘃𝗲 𝗹𝗼 𝗰𝗿𝗲𝗲𝗿𝗲𝘁𝗲 𝘃𝗼𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗶𝗼̀ 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝗲𝘃𝗲𝗹𝗼 𝗯𝘂𝗼𝗻𝗼!”

Dal Film Ritorno al Futuro

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Innovazione Rinascita Digitale

Singolarità: ascoltare il Cosmo

Una puntata all’insegna dell’astrofisica multimessaggera, della singolarità gravitazionale, del mondo dei buchineri, passando per la dimensione spaziotempo e le onde gravitazionali.

Latitude: 43.6305 N
Longitude: 10.5021

Sono le coordinate geografiche di Virgo, a pochi chilometri da Pisa, il più grande rivelatore europeo di ondegravitazionali, protagonista sulla scena internazionale di un nuovo modo di studiare il cosmo. Un modo previsto oltre un secolo fa dal genio di Albert Einstein e diventato ufficiale con il #Nobel per la fisica nel 2017 a Rainer Weiss, Barry C. Barish e Kip S. Thorne per il loro contributo alla realizzazione dell’osservatorio statunitense #LIGO che ha permesso la prima rilevazione diretta delle onde gravitazionali a settembre 2015.

Abbiamo chiuso il nostro appuntamento dell’anno con un tema “facile” 😅 come l’astrofisica multimessaggera e con al centro una riflessione sulla singolarità gravitazionale un fenomeno che appartiene al mondo buchineri e alla dimensione spaziotempo ma che ci può insegnare molto se letto in una prospettiva più ampia, come sempre facciamo nella rubrica Continuousinnovation di Rinascita Digitale con Stefano Saladino.

A parlare di  Massimiliano Razzano, professore associato dell’Università di Pisa e autore del libro di Carocci Editore “Ascoltare il Cosmo”.

Sono arrivata a lui grazie all’aiuto delle “onde gravitazionali” di Francisca Gutiérrez Milesi e mi fa piacere condividere questo aspetto non solo per ringraziarla per la sua disponibilità e l’entusiasmo nel cogliere la mia richiesta di aiuto, ma per sottolineare come LinkedIn sia una vera community, un vero cosmo, anche se non ci si conosce di persona e direttamente e se non ci sono scambi economici ma solo dettati dalla volontà comune di creare contenuti di valore e stabilire relazioni di qualità, di crescita professionale e personale. Grazie Francisca! 🤩

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Comunicazione Rinascita Digitale

’20 | ’21 | ’22 Presente e Futuro della Comunicazione d’Impresa

’20 | ’21 | ’22 – Presente e Futuro della Comunicazione d’Impresa

Un evento tenuto il 6 maggio in collaborazione con l’Eco della Stampa e Rinascita digitale. Un viaggio fra le trasformazioni della comunicazione d’impresa attraverso 3 keyword, ognuna corrispondente a un anno ben preciso. 2020 attention, 2021 reaction e 2022 purpose. Allerta, sperimentazione e consolidamento. È il percorso di 10 grandi brand italiani mossi dall’esigenza di modificare i loro modelli comunicativi, per avvicinarsi sempre più alle persone e a un mercato in continuo cambiamento.

Interventi brevi e dinamici. 16 speech di realtà aziendali che ricoprono fasce di mercato molto diverse fra loro. Un’occasione per trasferire punti di vista di spessore e ricostruire una realtà comunicativa sfaccettata e in continua evoluzione.

Il mio intervento qui a ’20 | ’21 | ’22 – Presente e Futuro della Comunicazione d’Impresa e un breve abstract qui a seguire:

“Nel sonno una cosa ci rassicura, ed è il fatto di uscirne, e di uscirne immutati, dato che una proibizione bizzarra c’impedisce di riportare con noi il residuo esatto dei nostri sogni. “

Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano

Pensavamo fosse un sonno questa pandemia, meglio un incubo. E forse come dice la Yourcenar, in quell’ #andràtuttobene, che è stato uno slogan per tanti mesi del 2020, c’era un po’ questa, malcelata, speranza.

Di uscirne, immutati. Di poter tornare alle nostre vecchie vite.

Ma la vera sfida che ci offre la realtà è proprio questa. Quella di non trasformare le nostre vite in uno sogno, o meglio sonno anestetizzante. Dove domani ci siamo dimenticati quello che è successo. Chi eravamo e chi siamo diventati. Ma soprattutto cosa vogliamo per il nostro futuro.

Così occupandoci di comunicazione, abbiamo raccolto l’invito dei colleghi di Eco della Stampa di leggere un triennio 2020, 2021 e 2021.

Una sorta di IERI, OGGI, DOMANI, citando il film di De de Sica del 1964.

Abbiamo portato al tavolo 14 brand. O meglio 14 aziende. 14 ecosistemi di stakeholder che si sono trovati ad affrontare quello che Giuseppe Mazza che ha definito «l’evento di comunicazione (finora) più gigantesco della storia umana».

Ci hanno raccontato il loro punto di vista. Ma soprattutto ci hanno ricordato, con il loro interventi il significato della parola comunicazione che deriva dalla parola latina 𝑐𝑜𝑚𝑚𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎𝑟𝑒, mettere in comune, composto di cum insieme e munis ufficio, incarico, dovere, funzione.

La comunicazione è un’espressione sociale prima ancora che identitaria, trova un senso nella relazione ma soprattutto nella sua chiarezza e correttezza. In quel compiere il dovere. Quello per cui è nata. Quello per cui è chiamata. Altrimenti esistono altre parole come propaganda, disinformazione, mistificazione, distorsione.

La comunicazione è un collettivo plurale, che trova la sua significazione nelle parole chiavi che ci hanno regalato i relatori dell’evento come #trasparenza, #concretezza, #coesione, #consapevolezza, #servizio, #opportunità, #trasformazione, #coraggio, #impatto, #cambiamento #autenticità.

Stefano Saladino ha introdotto parlando di #azione per il 2021 e forse non è un caso. Perché si collega al nostro impegno come iDOERS. L’impegno del fare. La comunicazione, se fatta bene, è fare. Quasi un controsenso. Quando uno dice: “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, forse dovremmo spiegare che quella parola dire, non è comunicazione. Dico se lo sto facendo. Dovremmo tutti dire, se lo stiamo facendo.

'20 | '21 | '22 - Presente e Futuro della Comunicazione d'Impresa Micol D'Andrea Rinascita Digitale Eco della Stampa
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Innovazione Rinascita Digitale

Giornata Mondiale della Terra

Non da soli, ma con gli altri.

This is a blue planet, but it is a green world

(Karl J. Niklas)

Giornata Mondiale della Terra, 22 aprile 2021. Sostenibilità nel food.

Quest’anno è l’anno di Dante. Sono passati 700 anni dalla sua morte.

La Divina Commedia rimane la sua opera più famosa.

Cosa c’entra questo con l’innovazione e la sostenibilità? Ti chiedo qualche secondo.

Ho sempre pensato che delle mille cose che insegna quel capolavoro, ce ne sia una sottovalutata. Ma che ho portato con me nella vita adulta.

Se vuoi conoscere una cosa, l’unica possibilità è affrontarla a viso aperto.

Ma non farlo da solo. Cerca un Virgilio. Cerca una guida. Cerca una persona saggia, sapiente e capace di affiancarti nella scoperta. Insieme il viaggio farà meno paura.

Perché la conoscenza significa svelare anche scomode verità. Inferni roventi.

Perché la conoscenza significa viaggiare nelle paludi del possibile. Purgatori mediocri.

Perché la conoscenza significa scoprire il meglio dell’umanità, quel lato che la rende più simile a quello che non è. Non è un paradosso dell’identità?

Una data importante questa 51esima Giornata Mondiale della Terra in vista degli obiettivi sostenibili dell’Agenda 2030.

E così per una data importante come la 51esima Giornata della Terra abbiamo deciso di farci affiancare da chi la sostenibilità la conosce, o meglio la “agisce”, ogni giorno sul territorio e per il territorio. Chiedendo di raccontarci i loro “gironi”. Le battaglie che ogni giorno affrontano. Sapendo che esiste un rischio.

La situazione può cambiare al punto tale che non sarà più possibile tornare indietro. Come se Dante non riuscisse a “riveder le stelle” ma ripiombasse nelle Malebolge.

Lì dove la temperatura è insostenibile. Lì dove la pece ribolle. Vi ricorda qualcosa?

Questo viaggio nella sostenibilità l’abbiamo fatto con Rinascita Digitale scegliendo alcuni temi dell’agenda mondiale di questa Giornata Mondiale della Terra con The Map Report che ci ha affiancato per questo evento come la responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, lo sviluppo di una green economy e un sistema educativo ispirato alle tematiche ambientali.

Gli ospiti della nostra tavola rotonda sulla sostenibilità nel settore food.

E abbiamo scelto di partire da una prospettiva comune come quella del cibo che ci coinvolge ogni giorno. Perché come ha detto Elena Cadel, Ricercatrice, BCFN Foundation, il cibo è uno strumento di cittadinanza attiva. Quello che noi pensiamo come atto individuale è un atto sociale.

Non a caso Claudia Laricchia, Direttore relazioni istituzionali, Future Food Institute ha parlato de “L’innovazione è un atto collettivo”. E poi grazie al contributo di Eugenio Sapora, Country Manager Italia, Too Good to Go applicazione per evitare lo spreco alimentare, abbiamo sottolineato che “L’innovazione è fare”.

Giornata Mondiale della Terra The Map Report Rinascita Digitale Micol D'Andrea

E poi? Poi abbiamo concluso come abbiamo iniziato. Con le api. Una collettività che agisce nel proprio mondo ma a servizio anche del nostro mondo, come abbiamo appreso dai contributi di Giuseppe Manno, Fondatore di Apicoltura urbana società e di Massimiliano Montefusco, General Manager di RDS.

E noi? Noi che siamo una comunità del fare in quanto iDoers?

Possiamo fare, nel nostro piccolo. Dal nostro divano non solo oggi che è la Giornata Mondiale della Terra ma ogni giorno. Come ci indica la guida delle Nazioni Unite “The Lazy person’s guide to save the world”, un elenco di cose super facili che ogni persona, anche la più pigra, può adottare nella propria routine per fare la differenza e contribuire all’implementazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile presenti all’interno dell’Agenda 2030.

Perché se l’innovazione è fare, la prima cosa da fare è cambiare il nostro “mindset”. Non da soli, ma con gli altri.

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Innovazione Rinascita Digitale

Alice Morrone: intervista

Per la rubrica INNOVAZIONE COME MINDSET di Rinascita Digitale

Alice Morrone Stefano Saladino Micòl D'Andrea
Chief Innovation Officer di Leroy Merlin, autrice del libro #UXWriter e Founder dei Digital MasterMinds, Alice Morrone ha l’innovazione del DNA.

Alice Morrone, quando l’ho chiamata per chiederle l’intervista mi ha detto “Scusami, se senti rumore, è il nuovo robottino che ho preso su Kickstarter”. 🤦🏻‍♀️

Per la terza puntata dell’Innovazione come Mindset con Stefano Saladino, abbiamo ospitato Alice Morrone, Chief Innovation Officer in Leroy Merlin, autrice del libro #UXWriter e Founder dei Digital MasterMinds, una community a numero chiuso per responsabili di eCommerce, nata da una sua esigenza diventata più che una community nel giro di un paio di anni. Insomma una di quelle persone che possiamo definire multipotenziali, ovvero con talenti ed interessi apparentemente diversi diversi, ma che riescono a portarli avanti nella professione. Su questo tema c’è il libro di Emilie Wapnik, e il suo Ted Talk correlato, che ha fatto scuola, sollevando moltissime persone che pensano di essere “diversi” questo. Tra l’altro, se il tema vi interessa c’è il blog della stessa Wapnik con relativa newsletter ricco di approfondimenti e suggerimenti, nonchè una community di multipotenziali.

Con Alice siamo passati da temi come la funzione dell’innovation manager con il suo ruolo di inoculare il #virus dell’innovazione a tutta l’azienda fino a come portare il cambiamento attraverso la temibile chat di WhatsApp dei genitori dell’asilo.

Credo che l’innovatore non sia né un early adopter, né un geek. Per me è una persona con una forte propensione al rischio. Nel senso che è una persona che ha davvero la capacità, la volontà e il desiderio di buttarsi nelle cose. Estremizzata è molto simile, al giocatore d’azzardo, che conosce il tempo giusto per alzarsi dal tavolo e il rischio di non essere capito.

L’intervista integrale è qui. e, se volete seguirci, potete vedere la playlist delle intervista sul canale YouTube di Rinascita Digitale.

ps. Siamo sempre molto seri. Qui poco prima di sapere che Marc Benioff, CEO di Salesforce ha acquisito Slack.

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Innovazione Rinascita Digitale

Fabrizio Rinaldi: intervista

Per la rubrica INNOVAZIONE COME MINDSET di Rinascita Digitale

Fabrizio Rinaldi Innovation Manager Versace
Fabrizio Rinaldi Innovation Manager Versace
Senior Innovation Manager di Versace e autore di Innovation Waves, podcast sull’innovazione Fabrizio è una delle menti più interessanti per parlare di innovazione nel mondo della moda.

Fabrizio Rinaldi quel giorno ha esordito così: “La mia sensazione rispetto alla 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗵𝗮𝗰𝗸𝗲𝗿 è che al momento esista, soprattutto nel filone cinematografico e dei media, una concezione negativa al termine, la cui vera essenza si è persa nel tempo. Cultura hacker, e l’hacker in sè, è una persona che prova godimento nel risolvere problemi in maniera intellettiva, un giocatore di scacchi, una persona che se si ritrova davanti ad un problema piuttosto che stare a rimuginare che questo è diventato un ostacolo, trova il modo per superarlo. Quella verve, quella spinta, quello stimolo intellettivo nel superare un ostacolo è quello che ho visto mancare di più. Soprattutto quando lanci un’idea nel campo dell’altra persone e l’altra persona dice “abbiamo sempre fatto così”.

Per “Good Morning Doers” con Stefano Saladino e Rinascita Digitale, l’abbiamo intervistato come primo ospite della rubrica Innovazione come Mindset. Fabrizio Rinaldi Hacker, Advisor, autore del podcast Innovation Waves e Digital Innovation Manager di Versace.

Ci ha raccontato tantissime cose, tra cui la cultura del fallimento, la necessità di avere uno sponsor e l’importanza della creativà. Una lista di consigli per portare la visione dell’innovazione non solo nel lavoro, ma anche nella vita di ogni giorno. E poi ci ha regalato una parola indiana 𝙅𝙪𝙜𝙖𝙖𝙙 che significa “pensare frivolo”.

Mi è rimasta in testa una frase “𝘝𝘰𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘵𝘶 𝘧𝘢𝘭𝘭𝘪𝘴𝘤𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘵𝘵𝘳𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵’𝘢𝘯𝘯𝘰.”

L’intervista integrale la trovate qui e il suo blog chiamato appunto Innovation Waves: Riding the waves of Science, Technology and Digital Culture lo trovate a questo indirizzo qui.

Seguitelo perchè è una delle persone più interessanti, imprevedibili e con un grande senso dell’umorismo. Anche se a volte non sembra. 😉

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Innovazione Rinascita Digitale

Innovazione: come mindset e come viaggio.

L’innovazione non è cercare soluzioni, ma nuovi significati.

“Innovation is not a reaserch of solutions.
Innovation is a research of meaning.”

Roberto Verganti

“L’innovazione non è ricerca di nuove soluzioni. Ma di nuovi significati.” Un mindset prima ancora che una soluzione. Un viaggio.

Siamo partiti con Stefano Saladino da questo assunto del professor Roberto Verganti per impostare in contenuti della nuova rubrica sull’innovazione di Rinascita Digitale.

Era il 19 novembre 2020 e da quel giovedì sono online su Rinascita Digitale con un approfondimento per leggere l’innovazione cercando i suoi veri significati. Il primo format della rubrica si chiamava Continuous Innovation. Da ottobre 2021 è subentrato un nuovo format che all’interviste affianca analisi di scenario, racconto di nuove professioni, pitch d’impresa. Abbiamo scelto di chiamarla Innovation Journey, un viaggio nell’innovazione.

E siamo partiti dal futuro grazie al contributo dell’Italian Institute for the Future e dei suoi membri, tra cui Roberto Paura, Gloria Puppi, Gennaro Russo.

L’idea dell’innovazione come mindset è rimasta, ma è diventata un viaggio esplorativo grazie anche a dei Virgilio, che mi accompagnano con la loro conoscenza.