Che cos’è la Business Awareness?
Tasha Eurich, psicologa delle organizzazioni, ricercatrice, coach e autrice best seller del New York Times la definisce la #superpower del 21° secolo.
Stiamo parlando della auto consapevolezza, dove il 95% delle persone pensa di essere consapevole di sé, ma solo il 10% lo è effettivamente. Un bel problema considerando che la #selfawareness ci permette di avviare processi trasformativi, di crescita personale e professionale.
Allora ci siamo posti un domanda per la nuova puntata di #InnovationJourney di Rinascita Digitale. E le organizzazione quanto sono consapevoli?
Con Marcella Loporchio ne abbiamo parlato con Claudio Toni appunto di business awareness e di come questo tema si allarghi al modo in cui interpretiamo le persone in azienda in ottica sistemica e soprattutto previsionale del futuro.
Come ha detto Marcella “È importante sottolineare che se si parla di innovazione non si deve necessariamente pensare alla tecnologia, ma si deve far riferimento alla consapevolezza del valore a 360° che ognuno di noi ha e che può apportare nel contesto in cui opera.
Dobbiamo puntare al cambiamento permettendoci dei momenti di stop e riflessione. Altrimenti rischiamo, inevitabilmente, di non creare valore aggiunto semplificando eccessivamente la complessità che ci circonda.
Invece l’ambiente intorno a noi, gli altri e le relazioni che instauriamo influenzano i nostri approcci al lavoro.
Quindi se fino ad oggi abbiamo parlato di Awareness unicamente in concomitanza delle parole brand immagine, ora facciamo un salto in avanti e iniziamo a parlare di Business Awareness come consapevolezza delle attività strategiche a tutto tondo.“
“𝗜𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼, 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻𝗼 𝗲̀ 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼, 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗲̀ 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘃𝗲 𝗹𝗼 𝗰𝗿𝗲𝗲𝗿𝗲𝘁𝗲 𝘃𝗼𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗶𝗼̀ 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝗲𝘃𝗲𝗹𝗼 𝗯𝘂𝗼𝗻𝗼!”
Dal Film Ritorno al Futuro